
Cadrà sempre la neve
Cadrà sempre la neve, come ora,
e sempre nella neve troveremo
orme di noi a mute testimoni
che siamo andati oltre la fatica.
Sarà bianca la neve come allora.
Saremo noi i non più noi di ora.
Rammenteremo senza più paura
di chi il coltello, a chi la ferita.
*
Sono stanca di parole
Sono stanca di parole
da bocca a bocca.
Voglio orme di uccelli,
i silenzi dei deserti,
– lingue nuove per i miei orecchi –
e per vivere l’isola
dove chiocciole dilagano ovunque,
le coclee calcificate
che nessuno raccolse, raccoglie.

*
Il corpo e l’ombra
Nell’ombra lunga del nostro corpo breve,
nell’ombra che c’insegue si nascondono
gli abbracci inevasi, non avuti, negati,
i tramonti ignorati,
vagheggiati viaggi mai partiti,
e la falce,
la falce di un sistema che miete
al corpo breve, occhi, gambe e cuori.
*
Scende la sera coi grandi occhi fissi
sul mio giorno scardinato dalla Storia.
Un giorno come un altro che ritorna
da un tempo senza tempo,
inenarrabile.
Pali malconficcati in terra sono
i giorni miei.
Dell’equilibrio instabile non so chi ringraziare.
Forse te, poesia,
che essenzialmente sei
stare nel mondo restandone fuori.
*
I luoghi dell’anima
Attraversando da dietro un vetro
i frastagli rocciosi del mio Romito,
amo quest’aria d’anima, ti dico,
e questi luoghi, dove i gabbiani
covano il futuro.
Qui misura il mondo i suoi disordini.
Di queste oasi amo anche i rottami
che la marea conduce ai nostri piedi
come condusse a qualcuno
che amore, dolore e furia travolsero
millenni prima, come sarà di noi
sotto lo sguardo sempre uguale
di questo cielo puro, di questo mare.
*
Per questa luce
Per questo fievole raggio di sole
sopra una tavola imbandita con amore,
sopra stoviglie ancora tiepide
di colazioni lente consumate insieme.
Per i ricordi
che luce e cose ci infondono
d’infanzie come albe dentro un mondo
che non finiva mai di esistere.
Per questa luce, che da un’altra luce
hanno in sé le cose, si continua a vivere,
a desiderare il bene.
*
Manuela Mori, laureata in Lettere con Walter Siti, vive tra Milano e Cecina Mare in provincia di Livorno.
Ha pubblicato: La matrice della terra (Sigismundus 2016), Siamo corpi da abbracciare (Nuova Palomar 2020), Chiaroscuro (edizioni ETS, Collana Poesia Serie Rossa).
Suoi inediti sono stati pubblicati nella pagina Poesia di La Repubblica, scelti da Maurizio Cucchi, Serena Di Lecce ed Eugenio Lucrezi.