“L’età verde”

Samuele Editore 2024 Collana Gialla a cura di Alessandro Canzian, Roberto Cescon, Augusto Pivanti, Gian Mario Villalta


nel bosco sempreverde nascono le bambine,
ripetono il giro da tempo immemorabile.
tra gli alberi conservano i fermagli di ogni vita
ma sanno che presto saranno cianfrusaglie.

dove sia il bosco sempreverde le bambine
non possono dirlo, né indicarlo sulla mappa.
nessuna gelosia o avarizia, ma solo
un trucco per custodirne il segreto.

Così sulla strada lasciano un’assenza
o un vuoto più chiaro
perché nessuno possa trovarle.
Ma non credere che smettano d’aspettare…

*

il Padre ha praticato il silenzio
e messo un vuoto nella bambina.
Adesso lei sa distinguere ogni suono
e muoversi senza fare rumore.

in un angolo del bosco la costringe
a non muoversi più, a non piangere mai.
Lei si morde la lingua, trattiene le gambe
ma la testa resiste, si oppone al comando.

*

La Madre retrocede nello splendore.
Stare nel bosco è rinunciare, amare tanto.
La bambina ha imparato da lei cos’è l’amore:
guardare insieme la vipera cantare.

in un angolo di bosco la Madre coltiva
fiori rossi e canta la bellezza della vita.
Stupita la guarda la bambina, osserva
che sopportare cambia la luce delle cose.

in un barattolo di vetro prepara occhi nuovi
per il grande compromesso.
e dorme e si sveglia intanto la bambina.
L’ha sentita agitarsi nel lettino…

*

da una parte all’altra del bosco scorre il fiume.
ogni tanto la bambina immerge i piedi
e osserva l’acqua nell’acqua passare.
Poi si domanda da dove arrivi il freddo.

La furia elimina l’argine, nasconde la riva,
mostra ogni cosa diventare il suo contrario.
La bambina lo sa e quando il fiume esce
resta calma, invulnerabile.


Claude Monet, Ulivi nel giardino moreno, 1884

*

La bambina ha perdonato il Padre,
esteso dalla Madre il cordone. ora cammina
senza impigliarsi nei rovi e impugna l’arco
sepolto a lungo sotto al dolore.

*

noi sappiamo cos’è il silenzio.

Lo sbattere della culla, della porta,
delle mani sulla faccia, la parola atroce,
i mille pezzi del posacenere.
e poi la goccia del lavandino che perde
per ore per mesi per anni.

*

Mentre monti a neve le chiare
o impasti la pasta del pane
anche a noi sembra vero cosa dici:
vivere, vivere bambini…

*

Mesi dopo sei tornata nella stanza del bucato.
Hai mosso le lenzuola, sistemato le mollette,
scosso i fili senza farti vedere
e senza fare rumore.
ti ho chiamata e sono certa,
per un attimo l’aria si è voltata.

*

La fine è una pietra,
non ossa né Dio.

Lo dicesti a tre anni
guardando i cartoni animati
e in bocca il sapore
di un succo alla pesca.

*

un leggero ritardo, poi l’arrivo.
Pronta già il primo giorno del mese,
dicevi dopo l’uno viene il due
e l’arcobaleno dopo il temporale.

Sembra facile con te vicino,
perfino vivere sembra possibile.

*

È dorata l’estate quando viene
e di sorpresa coglie i nostri sguardi
già persi dentro l’esplodere dei tigli.
Guardami e dimmi se non è questo
il nostro tempo più verde
e quanto passato ancora serve
per credere a un futuro di noi.

*

non è tempo di coltivare
un brutto male nel petto.
ora è tempo di uscire dal bosco
e tornando tra la gente dire ecco,
la nostra estate è arrivata.

*

Alessandra Corbetta (Erba, 1988) è dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione e dei Media, lavora come docente a contratto presso l’università LIUC-Carlo Cattaneo e collabora con l’azienda informatica TTY CREO. Ha conseguito un master in Digital Communication e uno in Storytelling. Ha fondato e dirige il blog Alma Poesia (www.almapoesia.it), con il quale ha anche curato la pubblicazione del volume Distanze obliterate. Generazioni di poesie su la Rete (Puntoacapo editrice 2021). Collabora con il blog spagnolo di letteratura e poesia «Vuela Palabra», scrive per il giornale online «Gli Stati Generali» e per «UniversoPoesia – StrisciaRossa»; per Rete55 conduce la rubrica «Poetando sul sofà», dedicata a grandi autori della poesia italiana. Per Puntoacapo editrice codirige la collana di poesia per opere prime Controcorrente e per industria & Letteratura la collana saggistica La memoria di Adriano. Sue poesie sono presenti in diverse antologie e tradotte anche su riviste straniere. in versi ha pubblicato Corpo de la
gioventù (Puntoacapo editrice, 2019) ed Estate corsara (Puntoacapo editrice 2022), mentre la sua ultima produzione saggistica è Corpi in rete. Rappresentazioni del sé tra visualità e racconto (Libreria universitaria 2021). Il suo poemetto Sempreverde, con prefazione di umberto Fiori, è contenuto nel XVI Quaderno di poesia italiana contemporanea (Marcos y Marcos 2023). Tutta la sua attività è consultabile sul sito www.alessandracorbetta.net.