Nodi

Morta non è la tua mano di plastica, chitarra elettrica, ma fisarmonica il tuo ridere per descrivere che decidere di essere vivi e non nel poter comunicare altrove e andare a fondo, girare su se stessi ed in tondo fai un buco nel tuo mappamondo,  spegni per un attimo il cervello, luce gas e resoconto, paga la bolletta per i tramonti, fai il pieno di cazzate e misericordia, di mazzate sterilizzate stereotipate, riempi lo zaino d’estate e altre disastri incomprensioni manipolazioni di perversioni, come la parola che si spoglia, che ti imbroglia, non può più essere compresa, vilipesa, vipera che striscia, morde a caso chi la ascolta se sprofonda, ma risale se è contorta, bruciata, distorta. Batteria pesta forte, oltre la coltre che disperde, oltre il mare se dipende e scende tra le onde bisonte, ti sei ingrassato bambino, ti sei sposato o hai bevuto veleno alla fonte? Ed eccoti con le tue occhiaie di pelle, con le tue borse  stanchezza, con tutta franchezza te lo devo dire ma cosa metti dentro la tua borsa, forse il senso del tuo nome, il suono del tuo parto cognome che non ricordi che se lo scordi poi te lo perdi, e non ti difendi e non ti accontenti. Quindi tu sei quella nuova del terzo piano, che pur di non far rumore  parli piano, suoni il pianoforte l’oboe ed il clarinetto invano, cammini sulla terra che ti inghiotte ma poi tendi una mano. Solo sono nodi, suono senza toni, sento poco e male, resto testa pettine a cui vengono nidi di neve, nodi di pentola e parola greve, spartiacque torbide minime, incudine conflitto timido, mastico il tuo petto esploso, il tuo sorriso evaso, mentre corri su prati di lava, discese di lana, foreste di vetro lucente, rovine città morente, e poi niente, assolutamente niente.

Blu (street artist), 2013



Sangue

Mi specchio nei contorni di un luna fromboliera, di un mondo distratto e mazzafionda, di un cammino di sangue mongolfiera.
Che vola in alto dove non c’è luce, dove c’è spazio per tutti e si riduce, a collezionare sospensioni spaziotempo, come suoni di rovesci fuoricampo.
E accendiamo roghi per vederci meglio, per toglierci la brina di dosso, e perder tempo come perder figli, e bere litri di sangue minerale, e temporali distillati a colazione.
Per sbagliare piano continuamente e non averne di nuovi, e fare ancora gli stessi errori: guardare al buio arbitrario bagliori nascituri.



Blu, Celadina, 2016



Aldrovandi

Mattino spremuto sirene, su viali cariati di arancio, spalanca gengiva di sole, nascosti bovini a dispetto, sdraiato sul fianco non come, il respiro rimasto nel petto.
E la luce è bassa, innata circolare depressa, mentre oscuro tace, nel suo andirivieni, nel mio spazio esile, in cui mi trattieni.
I tuoi occhi fermi federico, sopra occhiaie spesse, i tuoi pensieri grandi, le parole immense, tulipani incolti come se piovesse, come se  vita fosse, per tre volte ancora, torna a casa presto, non lasciarmi sola.
Inghiottimi asfalto canzone, sono tua madre figlio, ruota silenzio  mastice padre, cuore rumoroso immobile, voce di tuono e artiglio.
Ricordami il tuo nome giorno, e raccogli cestini veleno, di margherite spezzate contorno, tramonti tagliola vedremo.

Blu, Atene, 2017

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Stefano Tarquini (Roma 1978) ha pubblicato racconti e poesie in molti blog e riviste cartacee e online. Partecipa attivamente a manifestazioni poetiche, concorsi, laboratori di scrittura creativa. È Vox presso: “Palkosceniko al Neon”, Spoken Word presso: “L’Amorte”. Direttore artistico al festival di musica indipendente il “Pecora Nera Festival”. Talent Scout Letterario presso “Read(y)”, programma radiofonico di “Radio Kaos Italy”.
Sue poesie sono apparse su “Specchio” di Repubblica, “La seppia”, “Intermezzo Rivista”, “Di sesta e di settima grandezza”, “Poetry Factory”, “Scemo Magazine”, “Leggere Poesia”, “L’Ottavo”, “Poesia ultracontemporanea”, “La rosa in più”, “Poeti dal parco”, “Transiti Poetici” e “Cartoline Volanti”, “Scarceranda” 2021 e 2022.
In poesia ha pubblicato la silloge I giorni furiosi (Transeuropa 2021 ) e in prosa la raccolta di racconti Irrequiete, volume I e II (Another Coffee Stories 2021, 2022).