“E tutto nomina” poesie scelte 1983-2023

Interno Poesia Editore 2024
a cura di Zingonia Zingone
prefazione di Francesca Serragnoli


Dalla prefazione:

è un puro miracolo che quel libro sia giunto nelle mie mani
Cristina Campo

[…] Ho incontrato questa poesia per caso o per destino, tanti anni fa, leggendo le prime traduzioni uscite in Italia per Raffaelli e poi per Lietocolle. Questa nuova traduzione di Zingonia Zingone, poetessa e traduttrice, amica del poeta e della sua opera, è una splendida testimonianza di maestria e affetto, di stima e certosina cura della gioia di ogni incanto di questi brevi testi, incanto ridonato nella lingua italiana senza tradire il vero motivo per il quale ci si spende e ci si dona nella poesia, come nella vita: l’amore per la bellezza.
[…] Sono testi scabri e brevi, dove sembra quasi venga fatto l’appello all’essenziale, l’appello a questa quasi armata brancaleone che è l’essenziale, l’alba, la notte, il grido, la mano come fossero cose che si contano sulla punta di una mano, come due pani e due pesci e di cui potrebbe far parte ora un uccello, ora un uomo, ora un bambino, un pronome, ora verbi impersonali, la cui persona è ognuno.
[…] La poesia di Mujica è poesia spericolata della vita, è il crinale del quotidiano. Nel vedere ciò che c’è, c’è tutto. Questa poesia non guarda un pensiero, non fissa un concetto. Scappa con la realtà, rimane con la vita addosso. Per questo [il poeta] è spericolato e non ha paura del vuoto, dell’uomo nudo, della rosa senza un perché di Silesio, della fede assoluta senza speranza.
[…] Se la poesia è davvero geroglifica mi limito a guardarla come le colonne intarsiate dove ogni tanto emerge il muso di un lupo, la mano di un angelo, la coda di un leone, il profilo dei santi, la bocca aperta di un bambino, Gesù Cristo. È una poesia dove, come quel fiore può essere tutto, tutto può essere tutto. In appena tutto. L’incarnato affiora come un pensiero che è stato quarant’anni nel deserto, prima di pronunciare il suo nome. È una parola piena di digiuno.
Ma su quel tutto in tutto vorrei fermarmi solo un attimo perché credo che lì dimori la luce di questa visione. Se in tutto c’è tutto ci possiamo commuovere davanti a tutto, cioè abbiamo solo la dolcissima presenza degli avverbi per indicarci un luogo caro al poeta: fuori. Dove tutto è pieno di ciò che manca. Quindi non manca niente, neanche ciò che manca.

Francesca Serragnoli



Fotografia di Ansel Adams


*

en la charca
se dicen las estrellas

la tierra
sube
incienso de tierra

la palabra escucha
la noche

y todo nombra
todo
en un pajaro tardio

nello stagno
le stelle si dicono

la terra
sale
incenso di terra

la parola ascolta
la notte

e tutto nomina
tutto
in un uccello tardivo

*

rojiza
hiedra
de otoño
subiendo verjas,
palpando muros

rojiza
como una vehemencia
de más
y más vivir

como
un mar
ahogándose en esta gota

en esta vida

edera
rosata
d’autunno
che si arrampica sulle inferriate,
palpando i muri

rosata
come una veemenza
in più
e più vivere

come
un mare
che annega in questa goccia

in questa vita

*

todo fue como siempre:
            abri las manos y estabas

                y todo fue como siempre
                                                  por única vez

tutto fu come sempre:
                aprii le mani e c’eri

                           e tutto fu come sempre
                                                            per una sola volta

*

llueve,

semillas de agua siembran
verde en los muros

un gato salta techados
y una rosa blanca

                     enrojece el ocaso

piove,

semi di acqua seminano
verde sui muri

un gatto salta sui tetti
e una rosa bianca
                       arrossa il tramonto

*

cuando no hay muros
tampoco ecos

sólo lluvia
cayendo
hacia
siempre

sólo el mendigo durmiendo
sobre un banco

como sobre la palma del mundo

quando non ci sono muri
non ci sono echi

solo pioggia
che cade
verso
sempre

solo il mendicante assopito
sulla panca

come sul palmo del mondo

*

como soltando a la vida el pájaro que no encierra,
no para soltarlo,

                       para creer que regresa

come liberando alla vita l’uccello che essa non contiene,
non per liberarlo,

                       per credere che ritorni

*

vivir como bajo el mar
donde respirar es tragar la muerte

o como buscando
un hijo perdido en la muchedumbre,

                                    sin saber dónde está,
                                               sin saber si ha nacido

vivere come sotto il mare
dove respirare è ingoiare la morte

o come cercando
un figlio perduto tra la folla,

                                    senza sapere dov’è,
                                               senza sapere se è nato

*

a traiciones mutilé el milagro
                                   hasta sólo dejar estatuas:

en cada vida se le muere un hijo a dios

a tradimento mutilai il miracolo
                                        al punto di lasciare solo statue:
in ogni vita a dio muore un figlio

Ansel Adams, chiesa di Taos Pueblo

*

afuera ladra un perro

a una sombra, a su eco
o a la luna
para hacer menos cruel la distancia.

siempre es para huir que cerramos
una puerta,
es desierto la desnudez que no es promesa

la lejanía
de estar cerca sin tocarse
               como bordes de la misma herida.

adentro no cabe adentro,

no son mis ojos
los que pueden mirarme a los ojos,
son siempre los labios de otro
                                   los que me anuncian mi nombre.

fuori un cane abbaia

a un’ombra, alla sua eco
o alla luna
per rendere meno crudele la distanza.

è sempre per fuggire che chiudiamo
una porta,
è deserto la nudità che non è una promessa

la lontananza
di stare vicini senza toccarsi
                       come i bordi di una stessa ferita.

dentro non tiene il dentro,

non sono i miei occhi
quelli che possono guardarmi negli occhi,
sono sempre le labbra di un altro
                                    ad annunciarmi il mio nome.

*

y hay vidas que ni gritan
ni golpean,
que no tienen ni siquiera una tapia donde
tatuar un nombre,
donde inscribir su paso,

son vidas a la intemperie: es la espera
en carne viva

como la de un mendigo en medio
de un páramo

ante nadie, para nada,
                        pero sin bajar ni cerrar la mano.

e ci sono vite che né urlano
né colpiscono,
che non hanno neppure mura sulle quali
tatuare un nome,
sulle quali incidere il loro passaggio,

sono vite alle intemperie: è l’attesa
in carne viva

come quella di un mendicante in mezzo
a una terra deserta

davanti a nessuno, per niente,
                         ma senza abbassare né chiudere la mano.

*

Sopla el viento
sobre lo oscuro de
                     este invierno;

sopla y pasa como un río
que pasando creara
                         él mismo sus orillas.

Siempre hay alguien que
se arrodilla
                 en la noche,

alguien en quien la espera
                               se le abre alma en la carne

Il vento soffia
sul buio di
            questo inverno;

soffia e passa come un fiume
che passando crea
                        da solo i suoi argini.

C’è sempre qualcuno che
s’inginocchia
                        di notte,

qualcuno in cui l’attesa
                          gli si apre anima nella carne.

*

Silba el viento
            entre las calles;

sopla
y attanca una hoja
arqueada de sed,

                         seca de esperanza.

Una sola vez es la muerte,
                                y cada vez es la de todos.

Fischia il vento
                        tra le vie;

soffia
e strappa una foglia
incurvata dalla sete,

                       secca di speranza.

Una volta sola è la morte,
                                    e ogni volta è quella di tutti.

*

Amanece y
callo;

callo todo miedo, callo cualquier
                                           presagio,

           busco un alba virgen de mí,
                      busco el nacer de la luz,
                                                          no su alumbrarme.

Si fa giorno e
taccio;

taccio ogni paura, taccio qualsiasi
                                               presagio,

            cerco un’alba vergine di me,
                       cerco la nascita della luce,
                                               non il suo illuminarmi.

*

Al final no habrá final
                     habra la entrega:

                              ese salto
                              sin orilla desde donde darlo,
                              ese saltar al vacío
                                        desde el que una vez
                                                                     llegamos,

                                                   esa entrega
                                                   para la que nos fuimos
                                                                                   vaciando.

Alla fine non ci sarà una fine
                             ci sarà la consegna:

                                        quel salto
                                        senza un bordo da cui farlo,
                                        quel salto nel vuoto
                                                    dal quale un tempo
                                                                           giungemmo,

                                                    quella consegna
                                                    per la quale ci andavamo
                                                                                   svuotando.

*

             Siempre es desde dentro
que se cuartea la tierra,

                                   es la sed de las raíces
                                                          la que la abre
                                                  a las lluvias.

               È sempre da dentro
che si fende la terra,

                                        è la sete delle radici
                                                              ciò che la apre
                                                      alle piogge.

*

Ní el centro está
                        en el centro
                                    ni el vacío es estar vacío,
                                                            el centro es donde
                                          no hay orillas
                                                     y vaciarse es soltar
                                                                           amarras.

Né il centro è
                   nel centro
                               né il vuoto è esser vuoti,
                                                 il centro è dove
                                        non ci sono bordi
                                                  e svuotarsi è sciogliere
                                                                                 i legami.

*

Hugo Mujica (Avellaneda 1942) ha studiato Belle Arti, Filosofia. Antropologia Filosofica e Teologia. Operaio all’età di 13 anni, emigra e trascorre gli anni Sessanta nel Greenwich Village di New Yotk come artista visivo; collabora con Timothy Leary nella ricerca sull’LSD e il processo creativo; partecipa ai movimenti pacifisti e di uguaglianza razziale e sessuale; frequenta Allen Ginsberg, seguace dello stesso guru, Swami Satchidananda, col quale vive come discepolo per due anni; passa sette anni come monaco dell’Ordine Trappista, negli Stati Uniti, in Argentina e in Francia, e li, in quell’esperienza di silenzio totale, inizia il suo percorso di scrittura. I suoi libri gravitano intorno al tema della creatività, coniugando il pensiero filosofico con l’estetica e il misticismo, sempre con un linguaggio di confine tra la poesia e la razionalità, Ha pubblicato numerose raccolte di poesia e opere di saggistica, due libri di racconti. Ha scritto il testo di un’opera, Nuit Aveugle, rappresentata per la prima volta in Francia, e diversi brani musicali per diversi autori. Ha pubblicato antologie personali in oltre venti paesi; i suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in inglese, francese, svedese, italiano, greco, portoghese, bulgaro, rumeno, sloveno, ebraico, hindi e tre lingue maya.

Ha pubblicato, in poesia:

2023 En un rio todas las lluvias. Ed. Visor, España.
2019 A las estrellas lo inmenso, Ed. Visor, España.
2016 Barro desnudo. Ed. Visor, España.
2013 Cuando todo calla (XIII Premio Casa de América de Poesía Americana). Ed. Visor, España.
2011 Y siempre después el viento. Ed. Visor, España.
2004 Casi en silencio. Ed. Pre-textos, España.
2001 Sed adentro. Ed. Pre-textos, España.
1999 Nocbe abierta. Ed. Pre-textos, España.
1995 Para albergar una ausencia. Ed. Pre-textos, España.
1992 Paraíso vacío. Ed. Troquel-Estaciones, Argentina.
1987 Escrito en un reflejo. Ed. El Imaginero, Argentina.
1986 Responsoriales. Ed. El Imaginero, Argentina.
1984 Sonata de violoncelo y lilas. Ed. Sitio del Silencio, Argentina.
1983 Brasa blanca. Ed. Sitio del Silencio, Argentina.

Saggistica:

Señas hacia lo abierto. Los estados de ánimo en la obra de Heidegger. Ed. El hilo de Ariadna, Argentina
2018 La carne y el mármol. Francis Bacon y el arte griego. Vaso Roto Ediciones, España-Mexico
2016 Dioniso. Eros creador y mística pagana. Ed. El hilo de Ariadna, Argentina
2014 El saber del no saberse. Desierto, Cábala, el no-ser y la creación. Ed. Trotta, España
2009 La Pasión según Georg Trakl, Poesía y expiación. Ed. la Trotta, España
2008 La Casa, y otros ensayos. Vaso Roto Ediciones, España-México
2007 Lo naciente. Pensando el acto creador. Ed. Pre-textos, España
2002 Poéticas del vacío. Orfeo, Juan de la Cruz, Paul Celan, la utopía, el sueño y la poesia. Ed. Trotta, España
1997 Flecha en la niebla. Identidad, palabra y hendidura. Ed.Trotta, España
1996 La Palabra inicial. La mitologia del poeta en la obra de Heidegger. Ed. Trotta, España
1992 Kénosis. Ed. Troquel-Estaciones, Argentina
1991 Kyrie eleison. Ed. Troquel-Estaciones, Argentina
1989 Camino de la palabra. Ed. Paulinas, Argentina
1987 Origen y destino. De la memoria del poeta presocrático a la esperanza del poeta en la obra de Heidegger. Ed.Carlos Lohlé, Argentina
1985 Camino del nombre. Ed. Patria Grande, Argentina

Narrativa:

2008 Bajo toda la Mluvia del mundo. Ed. Seix Barral, Argentina
1990 Solemne y mesurado. Ed. Losada, Argentina

Raccolte di poesia pubblicate in Italia:

2017 Antologia poética 1983-2016. LietoColle
2016 Fango Nudo. LietoColle
2016 Quando tutto tace. Raffaelli Editore
2013 E sempre dopo il vento. Raffaelli Editore
2000 Notte aperta. Antonio Pellicani Editore